Alcune associazioni americane per la difesa dei consumatori hanno denunciato presso la Federal Communications Commission il più importante fornitore di telefonia negli USA, la AT&T, per violazione della libertà di commercio e di neutralità di internet, relativamente alla funzionalità di videochiamate Facetime su iPhone.
La Free Press, la Public Knowledge, e il New America Foundation’s Open Technology Institute affermano che la AT&T viola la neutralità di internet permettendo l’utilizzo dell’applicazione Apple Facetime solo dietro alla sottoscrizione del piano tariffario su rete 3G, Family Share: un comportamento definito “oltraggioso” dal direttore della Free Press, Matt Wood, laddove altre aziende come Verizon e Sprint concedono un libero e completo utilizzo dell’applicazione.
AT&T ha replicato precisando che non esistono regole in tal senso sui prodotti preinstallati nei dispositivi, come nel caso di FaceTime, e che le leggi sulla neutralità e il libero mercato si riferiscono solamente alle applicazioni che possono essere installate dall’utente successivamente all’acquisto, campo dove la AT&T sarebbe in perfetta regola dal momento che consente il download di prodotti concorrenti di Facetime senza limitazioni. L’azienda ricorda come la sua politica commerciale sia stata riconosciuta compatibile con le regole della Open Internet fin dal 2010.
Il contenzioso è esploso il giorno prima del rilascio del sistema operativo di Apple iOS 6 e della sua funzionalità Facetime su rete 3G disponibile su iPhone 4S e iPhone 5.