Il Giappone non è stato in grado di prevedere con precisione la traiettoria del missile balistico a raggio intermedio lanciato ieri dalla Corea del Nord, perché scomparso dai radar dopo il lancio.
Lo ha ammesso il portavoce e capo segretario di gabinetto del governo giapponese, Hirokazu Matsuno, che ha così spiegato la breve attivazione dell’allerta aerea nella prefettura settentrionale giapponese di Hokkaido, nonostante il missile sia affondato oltreoceano nelle acque territoriali del Giappone.
Il missile balistico a gittata intermedia testato dalla Corea del Nord, che ha fatto scattare un allarme aereo nella prefettura settentrionale giapponese di Hokkaido, era un missile a propellente solido Hwasong-18 a tre stadi. Lo ha confermato l’agenzia di stampa ufficiale “Korean Central News Agency” (“Kcna”) , aggiungendo che il leader nordcoreano Kim Jong-un ha assistito personalmente al test del missile. L’agenzia ha così confermato le ipotesi formulate dallo stato maggiore congiunto delle forze armate sudcoreane. La Corea del Nord sta da tempo cercando di perfezionare i sistemi di propulsione a propellente solido per i suoi missili balistici, che consentirebbero lanci più rapidi e preparazioni meno complesse.
Il leader della Corea del Nord Kim Jong-un ha detto che il paese rafforzerà il suo arsenale nucleare in un modo più “pratico e offensivo”, durante un incontro con alti funzionari militari per discutere la risposta del Paese alle “frenetiche” esercitazioni militari di Stati Uniti e Corea del Sud.