“Ho parlato ieri al telefono con il vicepresidente americano Vance. Ho letto ricostruzioni giornalistiche che parlano di una presunta ‘guerra con Meloni’ sui rapporti con gli Stati Uniti. Ma siamo seri: questo non è giornalismo, è cabaret.” Così Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, intervenendo in videocollegamento con la scuola di formazione politica del suo partito. Ha bollato queste interpretazioni come “retroscena inesistenti e surreali”.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha chiarito: “La politica estera è competenza del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri. Le altre sono iniziative personali, legittime ma non ufficiali.” Riferendosi alla telefonata tra Salvini e JD Vance, Tajani ha aggiunto: “Un ministro può parlare con rappresentanti di altri governi, ma la linea ufficiale la decidiamo noi.”
Salvini è poi tornato sull’incontro alla Casa Bianca tra Trump, Zelensky e Vance: “Quei dieci minuti hanno cambiato tutto. Al di là delle critiche, è evidente che Trump in due mesi ha fatto più per la pace di quanto altri abbiano fatto in anni. Non lo dico da tifoso, è un dato di fatto.”
Ha ribadito che “la pace è la base del benessere economico. Dobbiamo sostenere questo clima di disarmo e dialogo, senza continuare a parlare solo di armi e miliardi di spese militari.”
Salvini ha anche commentato il dibattito pubblico: “Viviamo nell’epoca dei tweet invecchiati male. Chi può dire di non aver mai cambiato idea in 30 anni? Ho visto un video di Travaglio – non certo un mio fan – che è stato lucido su Russia, Ucraina, Trump, von der Leyen. Serve coerenza nei valori, anche se si può sbagliare su una persona o un giudizio.”
Poi ha criticato certa narrazione mediatica sulla guerra: “Gli stessi che un anno fa dicevano che Putin era morto, ora sostengono che invaderà Roma e Madrid. E quindi servono 800 miliardi in armi, non in scuole o ospedali. Sembra che l’Armata Rossa sia tornata.”
Infine, ha puntato il dito sulla Romania: “Non è dietro l’angolo, ma nell’UE si è verificata una lesione della democrazia. Hanno sospeso un ballottaggio a urne aperte per presunte influenze russe su TikTok. Poi, quando si rifanno le elezioni, arrestano il candidato favorito e lo escludono.”
Tajani e Giorgetti sui dazi: “Serve equilibrio”
Tajani ha commentato la questione dazi: “La guerra commerciale non conviene a nessuno. Non dobbiamo perdere il mercato americano, né quello europeo. Abbiamo presentato un piano d’azione per rafforzare la presenza italiana nei mercati extraeuropei e limitare i danni di eventuali dazi. Siamo in contatto costante con la Commissione UE, che ha competenza esclusiva sul tema.”
Anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato il ruolo strategico dei dazi: “Viviamo in un periodo di guerre commerciali e finanziarie, in cui strumenti come dazi e criptovalute vengono usati come armi economiche. Non servono più solo a proteggere l’economia, ma condizionano alleanze politiche e assetti geopolitici.” Lo ha detto durante il giuramento degli allievi ufficiali della Guardia di Finanza a Bergamo.