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Amazon sta vendendo una sistema di riconoscimento facciale alle forze di polizia americana nelle cittadine di Oregon e Orlando per pochi dollari al mese.
Secondo alcuni documenti che sono stati ottenuti dalla organizzazione per le libertà civili della California del nord, Amazon ha sviluppato e sta vendendo una tecnologia conosciuta come Rekognition, assieme ad altri servizi di consulenza per l’identificazione delle persone.
Così il riconoscimento facciale di Amazon ci identifica uno per uno
I documenti rilasciati indicano nel dettaglio come funziona il software di Amazon: si tratta di un programma in grado di identificare fino a 100 persone all’interno di una folla di migliaia. Ad esempio, l’ufficio di polizia dell’Oregon ha costruito un database di 300.000 immagini di sospetti criminali che Rekognition è stato incaricato di cercare durante manifestazioni ed altri eventi pubblici. Lo stesso meccanismo potrebbe essere installato direttamente su piccole videocamere in dotazione ai poliziotti per identificare immediatamente dei sospettati di cui non potrebbero ricordare i dettagli a memoria.
Al momento attuale non si sa ancora quanti criminali siano stati identificati con questo metodo e quanto Rekognition abbia concretamente aiutato la polizia, né quanto siano accurati i suoi risultati. Ma sembra che la polizia non si stia basando interamente su questo strumento per decidere se fermare o meno una persona, ma che si tratti semplicemente di uno strumento aggiuntivo che può aiutarli nel loro lavoro.
Il servizio sembrerebbe costare dai sei ai dodici dollari al mese.
Amazon ha rilasciato il software Rekognition nel novembre del 2016, con la promessa che i suoi clienti avrebbero potuto sfruttare le tecnologie di intelligenza artificiale per analizzare miliardi di immagini e video ogni giorno, a puri scopi di sicurezza. Allo stesso modo i marketer potrebbero utilizzare il software di riconoscimento facciale per personalizzare la pubblicità, mentre gli sviluppatori di applicazioni per gli incontri potrebbero appoggiarsi al programma per identificare contenuto esplicito o indesiderato condiviso dagli utenti.
L’allarme: violazione della privacy e schedatura senza controllo
Ma a lanciare l’allarme è Nicole Ozer, direttore del gruppo per le libertà civili e tecnologiche della California del nord. “Una volta che un sistema di controllo così potente è stato costruito e sviluppato, non si può più tornare indietro. Potenzialmente, il programma potrebbe essere utilizzato per tracciare dissidenti politici e persone che protestano, o immigrati e spiare chiunque nei paraggi.”
Le due città americane hanno adottato questa tecnologia senza aver avviato alcun confronto con i cittadini nè diramato alcun avviso. Per questo motivo un gruppo di attivisti per i diritti politici ha scritto nei giorni scorsi una lettera chiedendo ad Amazon di interrompere il programma in quanto potrebbe ledere i diritti di riservatezza di tutta la comunità. “Chiediamo che Amazon interrompa questo tipo di collaborazione con il governo, che mette a grave rischio la privacy di tutta la comunità”, si legge nella lettera.
Zahra Billoo, responsabile dei diritti degli islamici americani, uno dei firmatari della lettera che chiede la sospensione del software, spiega che molte persone potrebbero essere fermate perchè riconosciute da Rekognition, ma che queste non avrebbero ancora una condanna definitiva e sarebbero di fatto innocenti fino a prova contraria. Questo significa che un loro inserimento all’interno del database sarebbe una violazione dei diritti civili, in quanto inclusi in un sistema di sorveglianza anche se ancora tecnicamente innocenti e senza avere ancora alcuna condanna passata in giudicato.
Secondo Billoo, Amazon sta contribuendo a questa serie di violazioni rendendo più facile per i poliziotti scannerizzare persone senza dei minimi diritti di privacy.
Amazon: nessuna violazione, nessun abuso
Il portavoce di Amazon, Nina Lindsey ha però cercato di calmare immediatamente gli animi. “Amazon – spiega la responsabile – rispetta tutte le leggi attualmente in vigore e fa un uso responsabile della tecnologia” riferendosi alla Amazon Web Services, la compagnia di software Cloud che si dedica allo sviluppo del programma di riconoscimento facciale. “Nel momento in cui i nostri servizi vengono utilizzati in maniera abusiva da un nostro cliente, interrompiamo immediatamente la possibilità di appoggiarsi alla nostra tecnologia.”
La portavoce ha precisato che la tecnologia di riconoscimento facciale di Amazon ha molti risvolti positivi e che i clienti, le forze di polizia, la stanno utilizzando per individuare persone in luoghi pubblici e per ricercare bambini scomparsi. Ad esempio, durante il matrimonio reale dello scorso fine settimana, alcune divisioni della polizia hanno utilizzato il software Rekognition per identificare gli ospiti del matrimonio, e verificarne la sicurezza.
Nel frattempo, il deputato americano Jeff Talbot ha studiato il funzionamento del programma e ha sottolineato come in realtà le immagini contenute nel database del software siano già pubbliche, e che il programma si limita semplicemente a permettere ai poliziotti di scannerizzare le persone istantaneamente per comparare il loro volto con l’elenco degli attuali sospettati, il che potrebbe essere un contributo molto valido per la sicurezza pubblica.
“Il nostro obiettivo è quello di informare gli agenti di polizia per risolvere i crimini. Non si tratta di uno strumento di sorveglianza di massa o di controllo indiscriminato” – spiega ancora Amazon.
La tecnologia, comunque, sta attirando nuovi clienti. La Axon, produttrice di pistole elettriche e di videocamere indossabili per la polizia, ha dichiarato interesse nell’utilizzare il metodo di riconoscimento facciale sviluppato da Amazon, ricevendo dagli attivisti della privacy analoghe critiche.
Sembra quindi non fermarsi la pioneristica corsa di Amazon. La società guidata da Jeff Bezos, è una delle più grandi compagnie che sta investendo e vendendo intelligenza artificiale come il riconoscimento facciale e lo scanning di immagini per clienti business. Microsoft offre un servizio Rivale chiamato Facial Recognition AI: sembra che quest’ultimo meccanismo abbia addirittura l’abilità di scansire le emozioni sui volti delle persone nel momento in cui lasciano gli Store e i magazzini ufficiali della azienda, ai fini dello studio del comportamento dei clienti.