Punti chiave
Facebook ascolta segretamente le nostre conversazioni? Capita spesso che alcune persone riferiscano di leggere degli annunci pubblicitari relativi e prodotti di cui hanno appena parlato a voce con gli amici e di essere stati in qualche modo incuriositi dalla vicenda.
Inizia come un sospetto, a volte ci si pensa paranoici, in altri casi si chiede consiglio o conferma ai propri amici. Vi spiegheremo come e perché non siete matti a pensare tutto ciò, ma probabilmente l’ipotesi che Facebook ascolti tutti noi non è verosimile, e non certo per la bontà del social network ma per evidenti motivi tecnici.
Facebook ascolta le nostre conversazioni? studiamo il fenomeno
Innanzitutto chiariamo il fatto che non siete malati di mente. Nel corso degli anni diverse persone hanno manifestato il sospetto che le loro conversazioni venissero registrate o per lo meno ascoltate anche a smartphone spento e che queste si siano tradotte in annunci pubblicitari mirati.
E questa ipotesi ha preso talmente tanto piede che negli Stati Uniti alcune puntate di popolari show televisivi sono state dedicate all’argomento. Nel 2016 un professore di telecomunicazioni iniziò a parlare di cibo per gatti durante una puntata, tirò fuori lo smartphone facendo partire l’applicazione di Facebook e dimostrò al pubblico come fossero comparsi magicamente degli annunci relativi al cibo per animali.
Effettivamente questa teoria, in un mondo dominato dai computer, può sembrare perlomeno verosimile e la questione ha preso talmente tanto piede che il congresso americano ha ufficialmente chiesto direttamente al fondatore di Facebook chiarimenti sulla vicenda.
In quell’occasione Zuckerberg ha parlato di una teoria cospirazionale e ha negato in maniera categorica che Facebook ascolti le conversazioni anche ad applicazione chiusa per targettizzare gli annunci.
Il fondatore di Facebook ha spiegato che le persone vedono una quantità enorme di video e di post attraverso il feed di Facebook, molto spesso si dimenticano dei contenuti che hanno letto e questi possono tornare di volta in volta nelle conversazioni. Una specie di auto suggestione che li porta a credere di essere spiati.
Volendo fare un’analisi dobbiamo dire che l’ipotesi di un ascolto di massa da parte di Facebook non è verosimile. Ma non perché nutriamo fiducia nella gestione della privacy di Facebook. È completamente fuori discussione.
Nel 2010 Facebook cambiò le impostazioni di privacy di tutti i suoi utenti senza chiedere permesso a nessuno. Nel 2007 le persone iniziarono a poter vedere gli acquisti dei loro amici su altri siti attraverso uno strumento apposito, che portò ad una denuncia collettiva, una class-action da 9,5 milioni di dollari.
Riteniamo che Facebook non vi stia registrando per altri motivi, che sono sostanzialmente dei limiti tecnici ed economici.
Facebook non ci ascolta. Perchè nessuno lo ha scoperto
Il primo motivo è che nessuno ha mai rivelato niente sulla questione. Quando Facebook è accusata di qualche cosa e questa cosa in fondo è vera, tende a dare delle informazioni generali, ad appoggiarsi al fatto che si tratta di dati aggregati o che nessun elemento sensibile viene condiviso. Mentre in questo caso la posizione di Facebook è stata monolitica.
E Facebook è piena di ex impiegati che cercano di rivelarne i segreti per qualsiasi motivo, dalla vendetta ai soldi. Ogni tipo di violazione della privacy tende a essere scoperta, diffusa e rivelata e il fatto che durante gli anni nessuno sia mai riuscito a coglierli in castagna potrebbe confermare che non c’è nulla di concreto da comunicare al mondo.
Perchè sarebbe molto difficile
In secondo luogo ci sono dei limiti tecnici. La tecnologia per il riconoscimento vocale è piuttosto complessa. Al momento attuale gli unici capaci di farla bene sono Google e Facebook. Apple ci prova con Siri ma con risultati che non sono sempre convincenti.
Ancora di più se il riconoscimento della voce non viene fatto vicino alla sorgente audio ma a distanza, quando il telefono è in tasca o nella borsa. A livello tecnico sarebbe una grande sfida anche per questo tipo di piattaforme.
Inoltre per farlo Facebook dovrebbe violare i termini del servizio di Apple e di Google, sfruttare una vulnerabilità nel loro codice e trovare un modo di ascoltare anche quando le applicazioni non sono aperte.
Inoltre le informazioni devono essere vagliate da qualcuno. Finché si tratta di qualche cosa di scritto, Facebook potrebbe appoggiarsi a dei computer, ma una conversazione telefonica, o anche tra persone dovrebbe essere in qualche modo interpretata da collaboratori reali che possano percepirne il senso.
Contando che gli utenti di Facebook sfiorano gli 1,3 miliardi, appare difficile che il social network abbia la forza per decifrare ed estrapolare il senso di tutte le conversazioni di una tale mole di persone.
E non ha affatto bisogno di altri dati
L’altro grande motivo per cui è difficile che Facebook ascolti le nostre conversazioni è che la spesa non vale la resa.
Un investimento gigantesco per una tecnologia del genere che cosa gli porterebbe? Dei dati in più?
Facebook non ha assolutamente problemi di dati.
Facebook sa, già solo attraverso l’utilizzo della sua piattaforma, la nostra posizione geografica e ci può tracciare in ogni momento. Può sapere dove andiamo su internet, quali prodotti compriamo o stiamo per comprare. Vede le nostre immagini sia su Facebook che su Instagram e chi vive con noi. Può tracciare le parole chiave che utilizziamo su WhatsApp o su Messenger, conoscere tutti i numeri di telefono dei nostri amici e dei nostri colleghi di lavoro e può correlarli.
Facebook può conoscere i membri della nostra famiglia, capire dalle ricerche se stiamo per rivelare a tutti di essere gay, identificare la nostra religione e le tendenze politiche e soprattutto è in grado di predire cosa stiamo per guardare, leggere o comprare nel prossimo futuro. La compagnia è in grado di tracciare addirittura gli utenti che non utilizzano Facebook, proprio analizzando i buchi di dati nel suo database e vende queste probabili identità agli inserzionisti pubblicitari.
Insomma la quantità di dati, la loro correlazione e la loro qualità sono già enormi. Per cui un investimento multimilionario in una tecnologia del genere non accrescerebbe che di pochissimo il valore delle informazioni.
Come impedire a Facebook di ascoltare le nostre conversazioni (se ancora ne siete convinti)
Comunque per chi fosse frustrato dal tracciamento che questo social network riesce ad esercitare sui suoi utenti, vi lasciamo con alcune istruzioni che possono limitare l’invasività di questa piattaforma.
- Vai nella pagina delle preferenze degli annunci di Facebook.
- Per ogni opzioni clicca su “Off” o “No” per limitare il modo con cui Facebook personalizza gli annunci. (Se disattivi anche l’intera sezione “I tuoi interessi”, potrebbero essere necessari diversi minuti).
- Installa un blocco annunci. Sul tuo computer, prova Adblock Plus o uBlock. Sul telefono, prova 1Blocker o Purify su iOS e Adblock Browser su Android. Questi non possono bloccare i contenuti nell’app di Facebook, ma possono bloccare i tracker di Facebook sul tuo normale browser mobile.
- Installa Facebook Disconnect (per Chrome o per Firefox), che impedisce a Facebook di vedere cosa fai su altri siti web.
Se volete raggiungere la paranoia, potete bloccare l’uso del microfono nell’app di Facebook e la videocamera su iOS e Android
- Su iPhone (iOS 9)
- Vai all’app Impostazioni
- Scorri fino a Facebook,
- Tocca “Impostazioni“
- Disattiva il cursore per Microfono (il cursore dovrebbe essere grigio anziché verde)
Su Android (Marshmallow)
- Vai alle impostazioni
- Scorri verso “Personale“
- Tocca “Privacy e sicurezza“
- Tocca “Autorizzazioni app“
- Tocca “Microfono“
- Trova Facebook e porta il cursore su OFF