Interruzione per la produzione di chip destinati alla prossima serie di Apple iPhone per via di un virus che ha colpito uno dei fornitori della mela: il produttore di processori TSMC
La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) – uno dei maggiori produttori mondiali di semiconduttori e processori – è stata costretta a chiudere diverse linee di produzione di chip nel fine settimana dopo essere stata colpita da un virus informatico. Secondo il produttore di semiconduttori, i suoi sistemi informatici non sono stati attaccati direttamente da alcun hacker, ma sono stati esposti al malware “quando un fornitore ha installato software malevolo senza alcuna scansione antivirus” nella rete TSMC.
Il virus si è diffuso rapidamente in oltre 10.000 terminali in alcune delle strutture più avanzate dell’azienda, tra cui Tainan, Hsinchu e Taichung, sede di alcuni degli impianti di produzione all’avanguardia che producono semiconduttori per Apple. La TSMC ha così bloccato un’intera giornata di produzione dopo che molti dei suoi impianti sono stati fermati dal virus nel bel mezzo dell’assemblaggio dei chip che saranno utilizzati nei prossimi iPhone, incidente che potrebbe incidere sulle entrate dell’azienda per circa 256 milioni di dollari.
“Siamo sorpresi e scioccati”, ha detto il CEO di TSMC, C.C. Wei : “Abbiamo assemblato decine di migliaia di processori, e questa è la prima volta che accade”.
TSMC ha assicurato ai propri clienti che non sono state rubate informazioni riservate e ha affermato che la società ha ripreso le operazioni presso le proprie strutture, ma sono previsti ritardi nella spedizione.
Tuttavia, il produttore di chip ha rifiutato di commentare le possibili ripercussioni sulla produzione per Apple, che si dice stia aumentando la produzione di 3 nuovi modelli di iPhone per questo autunno. Oltre ad essere l’unico fornitore Apple di componenti SoC per iPhone e iPad, TSMC produce anche processori e altri chip in silicio per molte delle più grandi aziende tecnologiche del settore, tra cui AMD, NVIDIA, Qualcomm e altri.
Il virus che ha colpito il produttore di chip di Taiwan è il risultato di una variante di WannaCry. Il malware, sviluppato e diffuso dalla Corea del Nord, sfrutta una vulnerabilità di Windows nota come EternalBlue, scoperta dai servizi segreti americani e rivelata al pubblico dal famigerato gruppo di hacker Shadow Brokers.
Il virus ha portato alla chiusura di ospedali, fornitori di telecomunicazioni e molte aziende in tutto il mondo, contagiando centinaia di migliaia di computer in oltre 150 paesi in sole 72 ore nel maggio 2017. Tra le vittime di WannaCry anche grandi nomi come Boeing, Renault, Honda, FedEx e il sistema sanitario nazionale del Regno Unito.