Punti chiave
La linea ZTE Axon rappresenta una alternativa valida ad altri prodotti più blasonati e soprattutto più commercializzati in Europa. Sembra infatti avere caratteristiche diverse in Paesi diversi: c’è una versione per il mercato statunitense uscita quest’anno (con recensioni positive) e un modello con schermo Quad HD da 4GB di RAM e 128 GB di memoria disponibile in Cina. In questo articolo recensiamo la versione Elite, che è poi il modello europeo: uno dei primi tentativi compiuti da ZTE per entrare nel mercato di alto livello e stupirci con qualche novità.
ZTE Axon recensione. Ottimo prodotto, con un paio di dubbi
Una di queste è l’attenzione alla sicurezza, data da un rilevatore di impronte digitali posto sotto la fotocamera: è veloce, ben posizionato e accurato – forse non accurato come il sensore Huawei del Mate S, ma che è comunque perfettamente accettabile.
Se sbloccare il telefono con le dita non vi basta, c’è anche uno scanner oculare (attivabile guardando nella videocamera e sbattendo le palpebre) – è una funzione semplice da impostare ma è decisamente più lenta e meno affidabile dello scanner di impronte.
Il telefono, in sé, è unico: ai lati dello schermo HD da 5 pollici ci sono due speaker frontali, le cui griglie sono formate da piccoli triangoli (un motivo che probabilmente non piacerà a tutti). È fatto di metallo ma non ha la stessa lucentezza e non dà le stesse sensazioni tattili del Mate Huawei S. Con i suoi 9,3 mm è piuttosto spesso (anche se questo non inficia l’utilizzabilità) e la lunetta attorno allo schermo è più spessa di quanto ci si aspetterebbe.
Sul retro, nella parte superiore e inferiore del telefono, due inserti in finta pelle danno all’Axon Elite un che di “elegante” – anche se l’effetto finale non è un granché, perfino in confronto con inserti simili sul retro del Galaxy S5.
Come già detto, lo schermo da 5,5 pollici è in Full HD ed è veramente eccezionale: i colori sono vivaci e dettagliati, così come sono precisi gli angoli di visuale e la sensibilità al tocco dello schermo. È un peccato che l’interfaccia utente della ZTE, che monta un sistema operativo Lollipop 5.0.2, non faccia uso della risoluzione: ha un aspetto bruttino, con icone strane, colori infantili e non aggiunge niente di quanto è già presente in Android.
Se c’è una cosa dell’interfaccia utente di cui essere pienamente soddisfatti è la velocità: il processore Snapdragon 810, accoppiato con 3 GB di RAM rende il passaggio da un’app all’altra e da una pagina all’altra fluido e scorrevole (un punto a favore dell’Axon nell’ambito dei giochi).
Riguardo alla memoria: ci sono 32 GB interni (un bel numero), espandibile grazie allo spazio per una microSD (che può fare arrivare lo spazio di memoria a 128 GB). Naturalmente, per funzionare tutto il giorno, l’Axon Elite ha richiesto delle batterie da 3.000 mAh (che sembrano essere diventate lo standard per i telefoni con questa ampiezza di schermo). La prestazione non arriva a quella del Moto X Play, ma in teoria dovrebbe funzionare da mattina a sera senza problemi (è comunque inclusa la tecnologia QuickCharge 2.0, che in poco tempo dà una bella carica alle batterie).
Sul retro troverete una dual-camera, simile alla Duo Camera dell’HTC presente sul modello One M8 dello scorso anno: comprende un sensore principale da 13 MP e, sotto quest’ultimo, una camera secondaria da 2 MP. Il vantaggio principale di tutto ciò è che si può rimettere a fuoco dopo lo scatto; se cioè scattate una foto ma decidete che sarebbe stato meglio mettere più a fuoco lo sfondo, potete cambiarlo attraverso l’app dedicata. I dettagli fotografici sono eccellenti, così come è impressionante la performance in condizioni di scarsa luce.
Aggiungiamo che sulla parte frontale è presente una fotocamera da 8 MP per i selfie.
Conclusioni
A parte il colore dorato e gli inserti di finta pelle, il tentativo di ZTE di piazzarsi sul mercato di alto livello non dev’essere ignorato: una fotocamera superlativa, prestazioni veloci e telaio in metallo sono senza dubbio delle caratteristiche che fanno dello ZTE Axon Elite un prodotto d’eccezione.