Il ministro dell’Interno tedesco Nancy Faeser ha deciso di licenziare il capo della sicurezza informatica del Paese a causa di possibili contatti con persone coinvolte nei servizi di sicurezza russi, secondo quanto riferito dai media tedeschi, citando fonti governative.
Arne Schoenbohm, presidente dell’agenzia federale per la sicurezza delle informazioni BSI, avrebbe potuto avere contatti con i servizi russi attraverso il Consiglio per la sicurezza informatica della Germania.
Schoenbohm è stato uno dei fondatori dell’associazione, che conta come membro una società tedesca che è una sussidiaria di un’azienda russa di sicurezza informatica fondata da un ex dipendente del KGB.
Né il ministero dell’Interno né il Bsi hanno immediatamente risposto alle richieste di commento.
“Queste accuse devono essere indagate in modo decisivo”, ha affermato Konstantin von Notz, capo del comitato di sorveglianza parlamentare per le agenzie di intelligence tedesche.
Ma la vicinanza di Schoenbohm al Consiglio dei lobbisti era nota da tempo. E nonostante avesse vietato ai suoi dipendenti dell’Agenzia federale per la sicurezza informatica di avere contatti con l’associazione (nella quale figura anche Protelion, azienda legata alla russa Infotecs, che collabora ufficialmente con l’Fsb ed è presieduta dall’ex agente del Kgb Andrej Chepchek), Schoenbohm si è fatto fotografare di recente alla festa per i dieci anni dell’oscuro club di lobbisti legati al Cremlino.
Dettaglio imbarazzante: la sua partecipazione alla festa era stata autorizzata dal ministero dell’Interno. Adesso, dopo l’allarme lanciato dal comico Jan Boehmermann, la ministra Faeser non vede l’ora di sbarazzarsi di lui. Resta la gravissima responsabilità di aver affidato per anni la cybersicurezza tedesca a un uomo legato ai servizi segreti del Cremlino.