eBay è la classica storia all’americana: qualcosa che nasce come una semplice passione, da una buona idea, si allarga e si espande fino a diventare un successo mondiale, cambiando la vita al suo creatore. E in occasione dei 20 anni di eBay è bello ripercorrere la tappe di questa gigante del web. La storia di eBay nasce innanzitutto con un nome diverso: AuctionWeb. È il 4 settembre 1995, quando il giovane programmatore Pierre Omidayar, di origini franco-iraniane, allarga il proprio sito personale e fonda quello che sarà uno dei successi più grandi nella storia dell’informatica.
eBay: la storia, le curiosità di un successo mondiale
Il primo oggetto messo all’asta è un puntatore laser rotto, come specificato nella descrizione. La vendita però avviene a 14,83 dollari. Pierre, stupefatto, scrive al compratore, ribadendo che l’oggetto in vendita è rotto. La risposta è esilarante: “Sono un collezionista di puntatori laser rotti”.
Pierre non si interessò molto a proseguire il progetto, tranne quando arrivò una notifica per aggiornare il sito con un account business, a causa di un altro traffico di visitatori. Da quel giorno prese la decisione di iniziare a fare un piccolo guadagno sulle transazioni e di assumere il primo impiegato: Chris Agarpao.
Nel 1996 Jeffrey Skoll diventa il primo presidente della compagnia e, poco dopo, AuctionWeb diventa terza parte di una compagnia di volo per vendere biglietti. Nel 1997 il sito ospita 2.000.000 di aste, rispetto alle 250.000 del 1996. Da questo anno assume il nome di eBay: esso deriva da Echo Bay Technology Group, posseduta da Pierre. Il nome Echo Bay (quello inizialmente scelto) era già stato depositato da una compagnia mineraria (Echo Bay Mines). Così la scelta ricade su eBay.com.
Nel 1998 Meg Withman è eletto presidente e CEO; la compagnia conta ora 30 impiegati. Il 21 settembre del 1998 eBay apre al pubblico: Skoll e Omidyar diventano miliardari.
Negli anni 2000 eBay permette la vendita di qualsiasi oggetto; nel 2002 compra iBazar (un sito d’aste europeo) e nel 2002 PayPal (per poi separarsi da questo nel 2014). Nel 2008 si ha un cambio al vertice: Withman lascia il suo posto e John Donahoe viene scelto come presidente e CEO.
Oggi, su eBay, è possibile trovare di tutto: milioni di oggetti da collezione, decorazioni, computer, mobili, domini per il web, veicoli e tantissime altre categorie. Nel 2006 eBay si apre anche all’industria, aprendo la sezione Business&Industrial. In generale, qualsiasi cosa si può vendere e comprare a meno che non sia illegale o non violi la policy di eBay Prohibited and Restricted Items. Si vendono persino servizi, e aziende come IBM sfruttano il sito per vendere i propri prodotti; molti Stati rivendono i prodotti confiscati.
Negli anni non sono mancate le critiche e le controversie: nel 1999 un uomo provò a vendere il proprio rene, cercando di lucrare sul mercato degli organi. In altre occasioni, utenti misero all’asta la propria nonna, la costa Concordia, il presidente egiziano Mubarak: eBay cancella sempre le aste che violano il regolamento.
Non tutte le idee sono riuscite. Nel 2006 apre la sezione express, un vero e proprio negozio online solo per gli abitanti degli USA. Chiuderà nel 2008, anche negli altri paesi europei.
Nel 2014 il sito subisce un attacco hacker. Tutti i dati sensibili degli utenti sono scoperti, tra cui username, password, indirizzi di residenza, numeri di telefono. Per risolvere il problema, eBay ha chiesto a tutti gli utenti di cambiare password. Il servizio ebbe un calo notevole a causa di questa crepa nella sicurezza.
eBay è una delle compagnie più grandi degli Stati Uniti e si classifica ogni anno tra i 500 brand più conosciuti al mondo.
Ci sono molte curiosità sulla storia di eBay e sulle aste, sin dalla prima, il famoso puntatore laser. Il logo, per esempio. L’attuale logo di eBay è stato creato nel 2012, ma il primo, quando ancora l’azienda aveva nome Auction Web era la “death bar”, definito così dallo stesso fondatore (in foto).
Nel 1997 appare per pochissimo tempo un nuovo logo con il cambio di nome: su sfondo blu le due lettere E e B, come in foto. Difficilissimo trovare traccia di questo logo: pare essere stato utilizzato una volta sola in una lista di eBay, a firma Jim Griffith, il primo responsabile vendite. Il logo cambierà quasi subito, per assumere la forma della scritta che conosciamo tutti, in pieno stile anni ’90. Merito dell’agenzia CKS Group, che completa un vero restyling sia del sito che delle pubblicità e del logo.
La sede di eBay, invece, non ha bisogno di restauri. Si trova a San Jose, California ed è formata da 7 edifici, ognuno dei quali porta il nome di una categoria del sito: Collezioni, Gioielleria, Motori, Musica, Sport, Tecnologia e Giochi. Tutte le sale conferenze portano il nome a seconda dell’edificio in cui si trovano, come se fossero delle sotto categorie: per esempio, nell’edificio Motori troviamo i modelli di automobili, nell’edificio Musica ci sono i vari strumenti musicali e così via.
Negli anni eBay ha imparato a conoscere il suo mercato, aprendo così le porte agli acquisti mobile. Ogni due secondi si acquista un oggetto tramite l’applicazione mobile; nel 2009 gli utenti hanno effettuato acquisti pari a 600 milioni di dollari dai loro smartphone. L’oggetto più caro venduto da mobile è stato, nel 2010, un aeroplano Piper PA-46-320P Malibu per 265,000 dollari. La transazione ha avuto esito positivo con feedback eccellenti.
L’oggetto più costoso in assoluto è stato venduto nel 2001: un Jet Gulfstream II al prezzo di 4,9 milioni di dollari. Fu messo all’asta dalla compagnia Tyler Jet Motorsport, la più grande azienda al tempo.
Con il passare degli anni eBay è riuscita a stare al passo con le novità, anche dal punto di vista dei social media. Ancora oggi è tra le prime aziende negli Stati Uniti e, dopo 20 anni, il suo successo sembra non tramontare.