Punti chiave
La gara sugli assistenti virtuali che aiutano l’utente a trovare quello di cui ha bisogno, non è nata per caso. Dietro ad una funziona tanto utile, si nasconde la possibilità di capire e profilare gli utenti, inviare pubblicità targettizzata e contenuti sponsorizzati, in maniera fortemente integrata con il mondo mobile. E i due contendenti sono Google Now, che già esiste ed è largamente diffuso, e la sua risposta da parte del re dei social network, Facebook Here.
Sia Google che Facebook hanno delle limitazioni nel numero di informazioni a cui possono accedere. Ad esempio, Google non sa chi sono i vostri amici, con chi chattate o quali notizie vi interessano; allo stesso modo, Facebook non sa cosa c’è nelle vostre email, le indicazioni stradali usate, cosa cercate sui motori di ricerca o cosa state facendo con il vostro telefonino Android. Ecco perché Google e Facebook hanno enormi possibilità per quanto riguarda la costruzione di un assistente personale, ma funzionalità molto diverse tra loro. Vediamo insieme le caratteristiche e soprattutto poniamoci la domanda, chi può vincere la sfida?
Facebook Here vs Google Now. Chi offre le notifiche migliori?
Google parte avvantaggiato, questo è certo – Google Now è stato lanciato nel 2012, carico di funzionalità, la maggior parte delle quali riguardanti il reperimento di dati oggettivi – orari dei voli aerei, aggiornamenti dalla casella email, notiziari in diretta da tutto il mondo o informazioni sul traffico. L’ultima trovata, Google Now On Tap, fornisce informazioni su quello che sta accadendo sulle altre vostre applicazioni.
In parole povere, Google Now fa quello che Google è capace di fare al meglio: spremere dati da una serie di fonti sparse e concentrarle in un contenitore di informazioni con cui interagire – aiuta lo strapotere di Google nella ricerca, nella gestione delle email e nella mappatura. Insomma, Now è spesso molto utile anche se non si potrebbe proprio definire “interessante”.
Facebook sta facendo qualcosa di diverso. Sta testando la strada del “maggiordomo” virtuale con M, una funzionalità che vi permette di usare Messenger per mandare richieste e ordini a un sistema ibrido umano-intelligenza artificiale. Oggi però fa la sua comparsa quella che può essere considerata come la cosa più vicina a un assistente personale digitale all’interno del campo Notifiche.
Facebook here è un assistente personale che sa tutto ciò che vi riguarda – persone, luoghi e cose che vi stanno a cuore. Oggi la funzionalità compare sotto la sezione Notifiche e vi mostra:
- compleanni di amici;
- eventi nella vita degli amici;
- un promemoria dei vostri eventi;
- i migliori eventi sportivi del giorno;
- i migliori spettacoli televisivi del giorno;
- argomenti di tendenza.
Se poi permettete a Facebook di rintracciare la storia dei vostri spostamenti, Here vi dirà:
- eventi popolari in zona;
- tempo locale;
- notizie locali;
- luoghi in zona che i vostri amici possono aver visitato o commentato;
- cinema in programmazione nelle sale della zona.
Potete personalizzare Here perché nasconda o mostri quello che volete, impostando i permessi per l’arrivo delle notifiche da parte di fonti da voi selezionate.
Facebook Here, in fondo, fa quello che è bravo a fare Facebook: elaborare i vostri dati biografici e il vostro comportamento per trovare quello che considerate importante – è qui che entra in gioco la preminenza di Facebook in campo social, nei feed e nella messaggistica da mobile. Facebook Here è interessante, anche se non sempre “utile”.
È possibile che in futuro ci sarà una convergenza nelle funzioni di Facebook Here e Google Now – qualche segnale di sovrapposizione nelle funzionalità c’è già, come gli aggiornamenti sportivi o i suggerimenti vicino al luogo in cui vi trovate. Resta il fatto che sia Facebook che Google si appoggiano a tipologie di dati diverse fra loro (e questo è il motivo per cui continueranno a operare probabilmente su due binari indipendenti).
Facebook Here e il suo asso nella manica. Le notifiche
Facebook ha però un asso nella manica, che rende Here unico – il fatto che l’assistente sia costruito là dove le persone spendono già molto tempo, sia che si trovino in ambiente iOS che Android, ovvero nella sezione Notifiche.
L’assistente digitale non è solo una tra le tante opzioni da trovare sotto la categoria “Altre applicazioni”, come le informazioni sui luoghi vicini da visitare o gli articoli “salvati” da leggere: qui si tratta della sezione Notifiche, il luogo dove gli utenti passano la maggior parte del loro tempo a controllare se qualcuno li ha taggati in una foto, ha aggiornato il suo status o ha messo “Mi piace” a un loro post.
La sua posizione dà la possibilità a Facebook Here di essere al centro dell’attenzione per periodi di tempo decisamente lunghi. I pop up di Google Now hanno una funzione diversa, sono più nascosti e compaiono solo quando abbiamo bisogno di cercare qualcosa – qualcosa di veramente utile (anche se forse meno interessante sul lungo periodo).
Google Now, nonostante abbia la facoltà di interrompervi, è più rispettoso del vostro tempo e ha parametri di efficenza che rispecchiano alla perfezione lo stile “classico” di Google.
D’altra parte, l’attrattiva delle notifiche di Here è tipica dei contenuti condivisi su Facebook – con tutto il suo corollario di annunci sponsorizzati che certamente arriveranno in futuro e che diventeranno ancora più potenti grazie alla capacità di Facebook di entrare nel vostro comportamento abituale in rete. Immaginate di poter monetizzare l’attenzione che attirate – siete un ristorante locale e siete in cima alla lista dei suggerimenti: niente male, no?
Entrambi gli assistenti realizzati da Apple e Google restano nascosti finché non avete bisogno di loro – Facebook Here è un aggregatore di contenuti che di certo non si può ignorare, ce l’avete sempre davanti agli occhi. Google Now resta più in sordina, ma quando avrete bisogno di cercare l’informazione giusta, sarà lì per aiutarvi. E lo farà più di quanto immaginiate.