Gli Stati Uniti annunciano il successo di un esperimento di fusione nucleare che per la prima volta ha portato a un ‘net energy gain’ (guadagno netto di energia). Il risultato è stato centrato il 5 dicembre dagli scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory in California. L’esperimento è stato condotto in una struttura grande come uno stadio e equipaggiata con 192 laser. Nel processo è stata prodotta più energia di quella utilizzata per attivarlo, una svolta che può sconvolgere le prospettive globali nel settore energetico aprendo la porta alla generazione di elettricità in enormi quantità in modo sostenibile e sicuro.
Kim Budil, direttrice del laboratorio, ha sottolineato che ci sono ancora “ostacoli significativi” da superare prima di arrivare ad ipotizzare un’applicazione commerciale. “Ci sono ancora moltissime cose da fare”, ha detto, prima di “realizzare una fusione in ambito commerciale”. La scienziata ha evidenziato che serviranno “probabilmente decenni: non 6 decenni, non 5 decenni, come eravamo abituati a dire”.
In un tweet il Dipartimento dell’Energia ha spiegato come l’annuncio odierno abbia “richiesto decenni” di lavoro. “Il 5 dicembre 2022 – continua il tweet – un team del Lawrence Livermore National Laboratory è entrato nella storia ottenendo l’accensione della fusione. Questa svolta cambierà per sempre il futuro dell’energia pulita e della difesa nazionale americana”.