Punti chiave
Mario Party 10 è arrivato alla prima edizione in doppia cifra: nuovi livelli, nuovi mini-giochi per spezzare il gameplay dell’azione, nel pieno stile cui Mario Party ci ha abituato in tutti questi anni. Tuttavia, questa new entry della celebre saga lascia qualche perplessità in merito a un certo “piattume” che si riscontra qua e là durante il gioco. Mario Party 10 si dirama attraverso 3 filoni principali: il tradizionale Mario Party, il nuovo Bowser Party e amiibo Party.
Mario Party 10. Recensione dell’intramontabile idraulico
Il primo riprende l’ormai collaudata formula sperimentata con il capitolo 9 della saga: quattro rivali saltano a bordo di un veicolo e intraprendono un viaggio lungo un percorso, cercando di collezionare quante più stelle possibile rispetto agli avversari. Fin qui, nulla di nuovo con il classico tabellone tipo “gioco dell’oca”, le solite stelline da collezionare e i mini giochi, forse troppo pochi e alla lunga ripetitivi.
Le dinamiche di gruppo aggiungono anche un aspetto tattico al gioco. La raccolta di dati “truccati” permette al giocatore di far subire svariate punizioni agli avversari e di trarre vantaggio in determinati eventi, come l’abbattimento del dirigibile di Bowser o il furto di stelle dal tesoro acquatico di Dragoneel.
Mario Party 10: Bowser Party
La modalità Bowser risulta una novità, dando modo per la prima volta a un giocatore di comandare Bowser e di vestire i panni del cattivone di turno. Esistono solo 10 mini giochi e gran parte di essi sono troppo semplici e banali, con i comandi a disposizione troppo limitati. Un vero peccato, considerando la complessità di azioni e le caratteristiche avanzate offerte dal gamepad. Mario Party 10, sicuramente, avrebbe potuto offrire di più. In questa modalità il gioco segue una logica diversa: mentre 4 giocatori impugnano il gamepad per impersonare i classici personaggi dell’universo Mario, un quinto prende le parti di Bowser, per impedire a Mario & Co. di completare il tabellone.
Mario Party 10: amiibo Party
La modalità amiibo Party trae ispirazione dalle statuette collezionabili dei personaggi legati al mondo di Mario, facendo fare ai giocatori un tuffo nel passato dal sapore vintage. L’atmosfera che si respira è quella dei primi Mario Party, con tabelloni più piccoli e veloci da completare, popolati appunto dalle classiche statuine. Durante questa modalità è possibile sbloccare extra, monete e nuovi livelli.
Un capitolo senza dubbio raccomandato agli amanti della saga, capace di aggiungere qualche tocco di modernità a un filone che, arrivato al suo decimo capitolo, sembrava non avere molto altro da aggiungere. E in parte è proprio così, specialmente parlando del filone Mario Party dove si è preferito puntare ai fasti del passato, rispetto all’innovazione. Buona invece l’introduzione della figura (giocabile) di Bowser e degli amiibo, capaci di svecchiare un gameplay ormai noto e stranoto.