Molestie telefoniche e recupero crediti. Cosa fare, come difendersi

Le molestie telefoniche sono fastidiose come poche altre cose. Perché se il web è basato sulla lingua scritta, lontana e asettica, la viva voce di qualcuno può distrarci, disturbarci e addirittura spaventarci. Alground guiderà l’utente ad un corretto comportamento di fronte a qualsiasi tipo di molestia telefonica, con suggerimenti chiari, provati nella vita reale e a volte spregiudicati, perché la sicurezza personale deve essere difesa con ogni mezzo.

Lo scherzo telefonico demenziale

Il primo tipo di scherzo telefonico potrebbe essere definito “demenziale“, dal momento che si manifesta con versi strani, frasi volutamente lunghe e incomprensibili o con assurdità come: “Buongiorno, devo recapitarle una balena”, o ancora “Buonasera, sono l’arcangelo Gabriele”. Si tratta dell’azione più innocua, compiuta spesso da adolescenti che vogliono fare i buontemponi e nulla di più.

La migliore reazione è la non risposta: stare allo scherzo, cercare di dialogare o arrabbiarsi, è esattamente quello che cerca l’interlocutore. Dite invece con calma: “Non ho voglia di scherzare”, e attaccate. In questi casi la telefonata giungerà certamente da un numero nascosto, per cui decidete di non rispondere ad alcuna chiamata successiva che provenga da una numerazione privata, per circa un’ora. Questo elimina alla radice la maggior parte dei buontemponi.

Nel caso (raro) in cui la cosa dovesse continuare, è necessario spaventare un po’ il nostro spiritoso. Questa volta rispondete, e dite che siccome non è la prima volta che chiamano, avete attivato un servizio che permette di scoprire il numero di telefono nascosto (leggete la nostra guida per poter citare soluzioni realmente esistenti) e promettete che se richiameranno ancora, rifiuterete la telefonata e riceverete un sms con il numero in chiaro. Poi attaccate e non rispondete più.

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Una risposta così circostanziata e preparata, scoraggerà certamente anche il buontempone più incallito. Nel caso estremo in cui nemmeno questo bastasse, vedremo più in avanti cosa fare, di fronte a situazioni che superano il limite dello scherzo, per diventare delle vere persecuzioni.

Lo scherzo verosimile

Tuttavia, la stragrande maggioranza degli scherzi telefonici, sono “verosimili”. Significa che ciò che viene proposto potrebbe essere vero, e la persona che si affanna a capire cosa succede diventa motivo di divertimento. Alcuni esempi sono una multa da pagare, una lamentela per qualcosa di mai fatto, una richiesta assurda ma non troppo: “Buongiorno Panificio Rossi, ho ordinato 10 chili di pane, è pronto? posso passare a ritirarlo?”“Salve, agenzia di modelli Nuovamoda, mi hanno detto di presentarmi nel vostro ufficio per il casting di un pornodivo, dov’è la vostra sede?”.

Se fiutate la presa in giro o siete incerti, usate uno stratagemma. La numerazione sarà sicuramente anonima. Chiedete un nome, un cognome e un numero di telefono fisso su cui richiamare. Se vi viene fornito, richiamate accertandovi che a rispondere sia lo stesso di prima, ma se si tratta di uno scherzo, la richiesta verrà ovviamente declinata con una scusa. Ecco smascherato il simpaticone. Ora potete seguire la stessa procedura di prima: attaccate, non rispondete più, o al limite spaventate con i servizi per scoprire le chiamate anonime.

Le telefonate commerciali

In questo caso ci troviamo di fronte a telefonate che hanno comunque un valore positivo, l’offerta di qualcosa che potrebbe esservi utile: il tutto diventa negativo solo di fronte all’insistenza. La cosa più ovvia sembra quella di rispondere di non essere interessati, di non richiamare mai più, che non vogliamo proprio niente. Ma in realtà, questa non è la risposta migliore, perché nel caso in cui non finalizzino la vendita, gli operatori sono addestrati a segnare una nuova data per un successivo richiamo. Ecco perché nonostante diciamo di no, i call-center insistono.

Esiste invece una risposta completamente diversa, capace di abbattere qualsiasi tecnica di vendita, anche la più micidiale, e consiste nella frase: “La ringrazio, ma l’ho appena comprato”. Proprio il prodotto che ci viene offerto, quello, lo abbiamo appena preso, e quindi non possiamo comprare due volte la stessa cosa. Vediamo un paio di esempi che ho sperimentato personalmente.

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Operatore: Buongiorno, sono di Sky, e volevo parlarle di una nuova offerta per vedere cinema e sport in esclusiva e..

Io: Ah la ringrazio, ma mi sono appena abbonato.

Operatore: Ah davvero? ma la promozione è appena partita…

Io: Sì, ma un amico me ne ha parlato, sono andato in un centro Sky e mi sono già abbonato

Operatore: Ah ok, perfetto allora arrivederci…[/blockquote]

La telefonata è durata meno di 30 secondi, e non mi hanno mai più richiamato. Vediamo un altro esempio con la chiavetta internet della 3:

[blockquote style=”1″]

Operatore: Buongiorno, sono delle 3, volevo sapere se utilizza molto internet…

Io: Certo, perché?

Operatore: Allora potrebbe farle comodo una chiavetta per navigare ultraveloce…

Io: Sì, quella vostra della 3? ce l’ho già.

Operatore: Ah l’ha già comprata? 

Io: Sì, sì, l’ho già presa [/blockquote]

Dopo i saluti, non ho mai più risentito la signorina. Anche se mentite, l’operatore non ha il tempo di vedere nel database clienti, e comunque, anche se non gli risulta, non può certo mettere in dubbio la vostra parola, significherebbe contraddire un cliente contento. E molto probabilmente, vi eliminerà dalla lista dei possibili nuovi clienti da contattare.

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Nel caso in cui doveste essere nuovamente richiamati, anche se accadrà sempre più di rado, ripetete la stessa tecnica e rincarate la dose, aggiungendo che quella è una chiamata commerciale, e oltre al fatto che è assurdo chiamare uno che è già cliente (pensa che faccia tosta), siete iscritti al “Registro delle opposizioni”, un database di numeri di telefono che non possono essere contattati per scopi di marketing o ricerche di mercato.

Chiedete i dati dell’azienda (Ragione sociale, sede legale e Partita IVA) per una segnalazione. L’operatore risponderà con una serie di frasi, ma non ascoltatelo nemmeno, tirate dritto convinti di fare una denuncia e probabilmente vi attaccheranno loro il telefono in faccia. Ora, per il call center, richiamarvi diventa inutile, visto che siete già sempre abbonati a tutto, e pericoloso.

Altri consigli – Oltre a questa tecnica, dovete anche agire cercando di prevenire. In primo luogo potete iscrivervi veramente al Registro delle Opposizioni. L’operazione può essere fatta comodamente via web. Di solito ci vogliono 15 giorni per completare l’operazione, e se non siete iscritti nel registro pubblico potreste dover chiedere al vostro operatore assistenza, ma si tratta di un investimento temporale che vi eviterà decine di chiamate future.

Inoltre, dovete disiscrivervi dai servizi in abbonamento ai quali avete dato distrattamente il consenso attivo e diretto al trattamento di dati: abbonamenti di qualsiasi tipo, servizi per conoscere la compatibilità tra fidanzati, download di loghi, sfondi e suonerie per smartphone, sono il modo migliore perché il vostro numero di telefono inizi a girare da un telemarketing all’altro. Rimuovete la vostra iscrizione dovunque vi sia possibile. Se userete il dialogo che vi abbiamo suggerito nell’immediato, e dedicherete un po’ di tempo a proteggere il vostro numero, sconfiggerete ogni chiamata pubblicitaria, senza dover cambiare numero.

Le società di recupero crediti

Le agenzie che devono recuperare un credito per conto di qualcuno si dividono in due tipi: le prime hanno un atteggiamento normale, abbastanza conciliante e comunicano in modo civile. Le seconde utilizzano da subito tutti i mezzi possibili per spaventare, mettere alle strette e ottenere anche molti più soldi di quelli dovuti. Si può dire che qui gli interlocutori iniziano a diventare “cattivi”. Ma non preoccupatevi: dopo le nostre indicazioni, sarete più cattivi voi.

Le agenzie chiamano in orari delicati: ore pasti, metà pomeriggio o verso sera. Li riconoscete perché esordiscono sempre con: “Buongiorno, parlo con Nome Cognome?”. Solo quando confermate di essere voi, si degnano di dirvi chi sono loro. La cosa può spaventare, o perlomeno mettere sull’attenti e prendere alla sprovvista.

Quello che dovete fare è dire una qualsiasi frase: “Ah, sì certo, devo dire che…” e mettere giù il telefono. Se attaccate mentre parla l’interlocutore, si capirà che l’avete fatto apposta, ma se la telefonata si chiude mentre parlate voi, sembra che sia caduta la linea. Tutto questo non serve a sperare che non richiamino, ma a darvi quella decina di secondi, utili per cambiare la vostra prospettiva.

Pensate che la stragrande maggioranza delle cose che vi diranno sarà falsa:

  • “Se non pagherete lo faremo sapere a tutti”, è un reato, anche se dovete veramente i soldi.
  • “Vi pignoreremo i mobili”, non possono farlo, è necessaria l’ingiunzione da parte di un giudice, e potete sempre bloccarla pagando un sesto della cifra in comune,
  • “Sarete iscritti per anni nelle liste dei cattivi pagatori”, non così in fretta, se pagate con il tempo, ci sono aziende specializzate nella rimozione,
  • “Verremo a casa vostra per registrare i vostri beni”, non possono farlo, perché non sono ufficiali giudiziari, se ci provano potete cacciarli a pedate e chiamare i carabinieri.

In sostanza dovete tenere presente, che le agenzie di recupero crediti, in realtà, non possono fare assolutamente nulla. Non hanno potere alcuno. Se non pagate, rimettono l’incarico all’azienda e non guadagnano. Ricordate quindi, mentre il telefono sta nuovamente squillando, che state per avere una conversazione con qualcuno che può solo parlare. E basta.

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Ora rispondete al telefono. L’interlocutore può dire una lunga serie di cose, e farvi anche diverse domande ma dovete avere una certezza granitica, e una sola risposta, a costo di sembrare stupidi. Questa dovrà essere: “Guardi, mi dice cose che devo verificare. Mi mandi una mail con:

  • Prova di cessione del credito (i documenti che testimoniano l’incarico a riscuotere il denaro al posto del creditore originario)
  • Le fatture che risultano insolute (non la dicitura per iscritto di quanto dovete, ma i documenti originali allegati)
  • Estratto Conto Cronologico (L’elenco del debito, assieme agli interessi di mora e alle commissioni, per verificare che non vi siano illeciti come interessi su interessi o tassi all’usura, le cui soglie sono indicate dalla Banca d’Italia)

A questo punto, se l’agenzia accetta, dategli un indirizzo mail reale. Qualsiasi altra affermazione, minaccia, risentimento, ultimatum deve avere da parte vostra la stessa risposta. Anzi, dovete essere voi a diventare più aggressivi, dicendo frasi come:

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Mi scusi, non so come sia abituato lei a lavorare, ma io non pago il primo che mi telefona e mi chiede soldi. L’unico modo per avere da me qualcosa è spedirmi una mail con i documenti richiesti, veda di capirlo. Gliela rilascio – e ripetetela abbastanza lentamente -. Arrivederci.

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E chiudete la telefonata. Una volta arrivata la mail potete analizzare tutto con calma, verificare il debito, e inoltre, certe frasi e minacce fatte al telefono, per iscritto diventano motivo di reato: vedrete che staranno molto attenti a cosa vi dicono. Continuate a gestire la situazione via mail, e ad ogni ulteriore telefonata, rispondete, perché non si possa dire che state evitando nessuno, ma ricordate al centralinista che la questione si affronta solo per iscritto e attaccate senza permettere ulteriore dialogo.

Un ultimo consiglio riguarda la modalità di pagamento richiesta. Non accettate mai di firmare assegni o cambiali, perché si tratta di titoli di credito che se insoluti possono portare al pignoramento giudiziario. Pagate solo con bonifico, oppure autorizzando delle Ricevute Bancarie (RIBA), in quanto anche se non pagate, non vanno in protesto. E auguri!

Le truffe telefoniche

Quarto capitolo della guida, le truffe telefoniche. Si tratta di persone molto gentili e affabili, che si fingono responsabili di qualche servizio clienti, e vi raccontano diverse storie che mirano tutte all’acquisto di qualcosa. “Siamo della Microsoft, deve fare degli aggiornamenti per il computer, e li può acquistare per soli 50 euro!”, oppure: “Siamo della società del Gas, ci risultano bollette non pagate, se ci paga online subito evitiamo di staccarle il gas”.

In questo caso chiedete con precisione la ragione sociale dell’azienda, dite che richiamerete e attaccate senza troppi complimenti. Ora, verificate. Era la Microsoft? chiamate il servizio clienti dal sito ufficiale e chiedete se sono loro ad avervi telefonato. Si trattava dell’Enel? raggiungete il vero centralino e domandate il perché vi hanno chiamato. Se gli interlocutori con cui parlate adesso sono diversi dai primi, il raggiro diventerà immediatamente evidente.

Più in generale cercate di fare un paragone fra il telefono e la vita reale. Se una persona vi fermasse per strada chiedendovi un saldo, tirereste fuori il portafoglio mettendogli il contante in mano? e se vi dicesse di aggiornare il computer e acquistare un programma, tirando fuori un pc e dicendovi di fare un bonifico seduti al tavolino di un bar, vi siederesti da bravi beoti e gli fareste l’accredito? Quello che non fareste nella realtà, non fatelo nel virtuale.

Una volta scampati al pericolo, se volete aiutare anche le altre persone che possono essere truffate, fate una segnalazione alla Polizia Postale seguendo le loro istruzioni e avvertite la nostra redazione.

Le minacce via telefono

L’ultimo capitolo della nostra guida si concentra sulla telefonata forse più grave in assoluto: quella in cui veniamo seriamente minacciati di essere disturbati, seguiti, picchiati o addirittura uccisi. Non sappiamo i motivi che spingano le persone a spingersi fino a questo livello, ma in questo caso la cosa più importante è mantenere la calma e avere il giusto atteggiamento. Vi vogliamo mostrare un video tratto dal film “Io vi troverò”, con Liam Neeson. Nella storia, la figlia di un agente segreto viene rapita, e Neeson risponde così:

Ovviamente non vi chiediamo di trasformarvi in combattente imbattibile, né di rispondere come l’attore del film, ma poter ricordare un modello di calma e di determinazione, permette alla mente di reagire in modo più tranquillo e razionale. Nel caso estremo in cui siate minacciati, calmatevi e rimanete imperturbabili e pronti a tutto per difendervi. Siate come Liam Neeson.

Nella pratica dovete attaccare immediatamente il telefono, senza permettere alla persona di continuare a parlare. E non rispondete più ad alcuna telefonata fino a che non abbiate fatto due cose. La prima: seguire la nostra guida per attivare il già citato servizio che permette di smascherare i numeri nascosti. La seconda, installare un’app apposita come Call Recorder per Android e Call Recorder per iOS su smartphone. Se vi chiamano su un fisso, attivate il redirezionamento su cellulare per poter sfruttare gli strumenti che vi abbiamo indicato.

Ora, qualsiasi telefonata vi giunga da un numero nascosto deve essere dapprima rifiutata, in modo da tale da permettere di scoprire via sms il numero del chiamante, mentre al secondo tentativo dovete rispondere e se siete minacciati, chiedete insistentemente chi sia all’apparecchio e lasciate che le minacce vengano chiaramente registrate dagli strumenti che avete approntato. Poi attaccate.

telefono-260x300Adesso, rivolgete subito alla Polizia Postale, fate una querela contro ignoti e consegnate alle forze dell’ordine il numero che vi risulta essere quello del chiamante (verranno eseguiti controlli autonomi, ma avere un ottimo indizio velocizza il lavoro della Polizia) e una pennetta USB con il file della registrazione, assieme ai dettagli di data, ora e durata della telefonata. Le forze dell’ordine, valuteranno la situazione: da questo momento in poi, seguite solo le loro indicazioni.

Se ne avete la possibilità, vi suggeriamo tuttavia di affiancare alle indagini classiche anche il lavoro di un investigatore privato: i commissariati e le questure sono stracolme di denunce di questo tipo, e la polizia, ingiustamente e perennemente sotto organico, avrà dei tempi obbligatoriamente più lunghi rispetto ad un privato. Consegnate i dati anche ad una agenzia specializzata, per rintracciare al più presto la persona che vi minaccia.

Le telefonate mute

In generale, quando ricevete una chiamata di questo tipo non dovete preoccuparvi, ci sono mille motivi: cercate di ascoltare il sottofondo. Se sentite un brusio di varie voci o al contrario, non sentite assolutamente nulla, si tratta quasi certamente di una telefonata commerciale. Se invece vi sembra di sentire pochi rumori e un fruscio intermittente, potrebbe essere una persona di cui sentite il respiro.

In ogni caso, annotate il numero, e se non lo vedete, avrete ormai capito che la nostra guida può aiutarvi a scoprirlo ugualmente, e cercate di individuare il chiamante. Nella stragrande maggioranza dei casi risalirete ad una azienda che voleva vendervi qualcosa: dovete quindi lamentare il problema direttamente a loro, e per avere particolare presa, potete citare l’iniziativa del Garante della Privacy di fermare proprio le telefonate mute. O nei casi più gravi, eseguite veramente una segnalazione.

Nel caso in cui non risponda nessuno o una persona che mette subito giù, non spaventatevi ancora ma se le telefonate insistono e non riuscite proprio a risalire a chi sia, considerate l’idea di farvi aiutare dalla Polizia Postale.

2 thoughts on “Molestie telefoniche e recupero crediti. Cosa fare, come difendersi

  1. Non esistono aziende specializzate nella rimozione delle persone nelle liste dei cattivi pagatori. Esistono TRUFFATORI che promettono di farlo, in realtà esistono tempi predefiniti dopo il quale il nominativo, una volta sanata la posizione, viene rimossa.

    1. Il nominativo non può essere in nessun modo cancellato se non viene prima estinto il debito, come dici giustamente Sara, e nell’articolo indichiamo la necessità del pagamento.

      Una volta pagato però, il nome del debitore può rimanere iscritto nei registri della Banca d’Italia anche dopo che la situazione debitoria è stata sanata. Per questo è possibile seguire una procedura gratuita per chiedere la rimozione del nome in tempi più rapidi rispetto a quelli standard, anche attraverso delle aziende che si occupano di inoltrare la pratica per conto dell’ex cattivo pagatore. Esistono aziende oneste che lo fanno.

      Ovviamente è necessario verificarne le credenziali ed accertarsi che il servizio promesso sia effettivamente fattibile.

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