Punti chiave
Apple ha fatto ben poco per celebrare il ventesimo compleanno del suo famoso iMac lo scorso anno, dando buca a qualsiasi aggiornamento hardware e dimenticandosi di una edizione speciale per l’anniversario.
Tuttavia l’iMac è ancora il computer All in One che ha reso saldamente Apple come uno dei marchi più iconici del mondo e l’ultimo aggiornamento delle linee suggerisce che Apple lo tiene ancora in una buona considerazione, nonostante il suo core business sia ormai da un’altra parte.
Il nuovo modello offre un gradito miglioramento delle prestazioni. La versione da 27 pollici del 2019 che recensiamo comprende novità all’avanguardia ma cambia molto poco rispetto al 2015. Ovviamente le prestazioni generali rimangono eccellenti.
I principali miglioramenti di questa versione del prodotto riguardano i processori, e alcuni ritocchi alla memoria. Le opzioni della CPU includono ora un processore Intel Core i5 a 3 Gigahertz con sei Core, oppure un Intel Core i9 a 8 core da 2,6 Gigahertz.
Le nuove opzioni grafiche includono invece una GPU Radeon Pro serie 500 con 4 gigabyte oppure 8 gigabyte di memoria o un Radeon Pro Vega 48. Il Vega 48 è un aggiornamento significativo perché fa posizionare l’iMac da 27 pollici appena sotto il livello di iMac Pro con la sua Radeon Pro Vega 56.
Design
Gli ampi bordi neri e le linee arrotondate che circondano lo schermo sono spesso abbastanza prominenti e si abbinano al logo Apple riflettente montato in basso nella zona centrale. Nell’iMac da 21 pollici questi bordi sembrano abbastanza sovradimensionati rispetto alle proporzioni e incongrui con l’aspetto finale generale.
L’iMac da 27 pollici riprende invece queste linee riuscendo a farle sembrare eleganti e moderne. Il che rispecchia quell’aspetto elegante e minimalista rivestito della stessa custodia in alluminio argentato che è in circolazione dal 2015.
Il supporto ti consente di inclinare l’iMac in avanti o indietro ma non ha la regolazione dell’altezza. Questo lo rende molto meno flessibile rispetto ad altri concorrenti come il Dell XPS 27 o il Microsoft Surface Studio 2, che sono molto più malleabili e possono addirittura essere appoggiati sulla scrivania in qualsiasi angolazione vogliamo.
E’ però facile da girare su se stesso, il che è positivo perché tutte le sue porte sono montate nella parte posteriore.
Queste includono 4 porte USB 3.0, una USB type-c con supporto Thunderbolt 3, una porta Gigabit ethernet, una per schede SD, una per le cuffie e la porta per l’alimentatore.
L’inclusione delle porte USB di tipo A è un dettaglio piacevole, consente di fungere da ricarica per i dispositivi mobili della Apple.
Notiamo la mancanza di una porta in uscita per i video. iMac da 27 pollici può comunque supportare fino a due monitor in 4K esterni con frequenze di aggiornamento di 60 Hertz ma è necessario acquistare degli adattatori per collegarli.
Display
Andando sul display, il Retina in 5K è sempre un grande schermo. Con una risoluzione nativa di 5120 X 2880 pixel e il supporto che arriva ad un miliardo di colori, questo schermo è certamente ai vertici della sua categoria ed è tra i migliori che puoi trovare in qualsiasi dispositivo all-in-one
Il testo è perfettamente nitido e le finestre del Finder di MacOS sono decisamente meravigliose. Lo schermo è stato uno degli aggiornamenti principali durante l’upgrade di iMac nel 2017, quando Apple ha aumentato la luminosità fino all’attuale massimo di 500 NIT.
Copre il 100% dello spettro RGB, secondo i test eseguiti al colorimetro. Uno schermo decisamente eccellente, al quale Apple ha scelto però di non aggiungere il bianco automatico, disponibile invece su altri prodotti della stessa casa produttrice.
Non abbiamo nemmeno il touch screen. I PC All in One dedicati al consumatore medio sono i principali beneficiari del supporto Touch, come insegna Windows 10, ma Apple insiste nel rifiutarsi di introdurre il supporto touch negli schermi dei suoi MacOS
Fortunatamente una serie di accessori di terze parti come Logitech Craft permettono metodi di input alternativi per i professionisti, che possono utilizzare in questo modo numerose opzioni di input più creative.
La tastiera e il mouse incorporati
Apple include anche la Magic Keyboard e il Magic Mouse 2, con un tastierino numerico separato. Le periferiche sono state progettate in maniera a dir poco squisita, per cui si tratta di meravigliosi componenti tecnologici di arredo che fanno una bellissima figura sulla scrivania.
Peccato che non siano molto comodi. La tastiera è piuttosto stretta e per dita non abituate, gli errori sono abbastanza frequenti, anche se non arriviamo alla situazione paradossale del MacBook Pro che ha provocato addirittura delle class action.
Anche il mouse è abbastanza strano, è facile cliccare per sbaglio, data la quantità di opzioni disponibili, e non può essere caricato e utilizzato allo stesso tempo perché il supporto di ricarica Lightning si trova sul retro.
È possibile effettuare chiamate Facetime utilizzando la webcam al centro, che offre una adeguata qualità del video anche se è un peccato che non abbia aggiornato la sua risoluzione al Full HD da 1080 punti che invece troviamo nella iMac Pro.
Non è inoltre possibile accedere utilizzando il riconoscimento facciale, un must su ogni iPhone, e molti altri dispositivi della famiglia windows.
La qualità audio è eccellente: lo stereo iMac offre un suono dimensionale e dei bassi sorprendentemente robusti. Anche se non raggiunge la sorprendente qualità audio di Dell XPS 27, forte dei suoi 6 diffusori frontali, si difende comunque molto bene, piazzandosi tra i vertici della sua categoria.
Le unità di memoria
Le connessioni wireless includono un WiFi ed un Bluetooth 4.2, mentre le opzioni di archiviazione comprendono una unità ibrida disco rigido + SSD.
Volendo una sola unità SSD bisogna comprarla separatamente: quest’ultima è la scelta più costosa, ma garantisce prestazioni di archiviazione più veloci.
L’unità che abbiamo revisionato era dotata di un SSD da 512 gigabyte: una capacità relativamente piccola per una macchina così costosa. Dal momento che gli SSD hanno prezzi via via sempre più bassi, ci aspetteremmo un SSD di qualità superiore montato di serie.
L’azienda di Cupertino non è però la sola a restare ancorata al binomio SSD e disco fisso: fa lo stesso anche il Dell XPS 27.
Il nuovo iMac è dotato di una memoria DDR4 utilizzata anche dal Mac Mini. È disponibile nelle capacità da 8, 16, 32 o 64 gigabyte. Anche se la memoria più veloce è un vantaggio abbastanza marginale, per un esperto che naviga spesso sul web con decine di schede aperte queste capacità possono fare la differenza.
Sistema operativo e prestazioni
L’iMac viene fornito con Mac OS Mojave: un sistema operativo assolutamente privo di bloatware, ovvero programmi inutili che non useremo mai, esplicitamente progettato per dare il meglio di sè nella maniera più veloce e pulita.
L’obiettivo principale di Apple con l’aggiornamento 2019 del suo iMac è quello di ottenere prestazioni migliori rispetto alla concorrenza.
Sebbene Apple non pubblichi mai gli specifici modelli di processore che utilizza, dai test sembra che si appoggi al core I9-9900k di Intel.
Si tratta di un processore efficiente ma costoso. Le prestazioni comunque sono di primo ordine: i suoi 8 core e 16 thread possono gestire rendering di video, ma anche programmi pesanti come l’autocad o la creazione di modelli finanziari o metereologici.
Per cui non ci sorprendiamo assolutamente che iMac da 27 pollici si sia fumato il suo fratellino da 21, equipaggiato con un processore Core i5, che è stato letteralmente mangiato.
Abbiamo confrontato il prodotto con i diretti concorrenti Dell XPS 27 e Microsoft Surface Studio 2, con configurazioni simili. Il risultato del Mac è piuttosto notevole, sia perché ha una prestazione praticamente doppia rispetto all’iMac da 21 pollici sia perché ha un punteggio simile ad iMac Pro e supera nettamente il Surface.
Trovandosi di fronte ad uno scenario reale come l’esecuzione di Adobe Photoshop, con l’applicazione di 10 filtri ed effetti complessi in un immagine di prova jpeg, il tempo finale per eseguire le operazioni è stato ottimo. Il test è stato completato da iMac da 27 pollici in due minuti e mezzo. Mentre Surface studio 2, non si è neanche avvicinato allo stesso risultato.
Vale l’acquisto?
iMac 2019 viene venduto sul mercato con componenti decisamente più veloci, e un display più luminoso rispetto alla versione del 2015. Ma è ovviamente più costoso. Altri concorrenti come il Surface Studio 2, possono essere anche più costosi e offrire prestazioni di calcolo inferiori.
Considerando quindi il rendimento per singolo euro speso, iMac 2019 è un ottimo investimento e il rapporto qualità prezzo è uno dei migliori che Apple abbia mai offerto.
Apple ha scelto di aggiornare solo i processori, ma questi componenti non sono l’unica base su cui valutare un computer. iMac ha la fortuna di eccellere in molte altre aree, come il suo meraviglioso stile di design, e un eccellente comparto software.
Diciamo subito che la memoria del prodotto non è da urlo. Se sai già che avrei bisogno di parecchia memoria è meglio orientarsi su qualcos’altro.
Ma se non vuoi staccarti da questo tipo di prodotto investi immediatamente nello storage. Se non hai bisogno di prestazioni grafiche incredibilmente veloci sin dal primo giorno, puoi decidere di rimandare l’upgrade delle schede grafiche ad un secondo momento.
Se ti serve di sopportare un carico di lavoro pesante, ad esempio hai più applicazioni in esecuzione o un solo programma che prende tutta la capacità di elaborazione messa a disposizione, ti suggeriamo seriamente l’aggiornamento a Intel i9.
In definitiva iMac 2019 è un ottimo upgrade del modello 2017, particolarmente per i creativi e per gli utenti con qualche esperienza alle spalle. E’ certamente uno dei migliori PC All in One Premium che si possa acquistare.