La multinazionale Red Hat contribuirà a sviluppare la piattaforma online di servizi alle aziende OpenStack, il che potrebbe tradursi in un tempo relativamente breve in una nuova offerta per le imprese.
Il progetto OpenStack mira ad offrire un grande numero di servizi in linea per il business, dalla messaggistica alla gestione dei dati e dei clienti: le imprese affidandosi ad una struttura esterna utilizzata on demand possono così risparmiare i costi di gestione e manutenzione di infrastrutture proprie.
Rispetto ai concorrenti Amazon, Google Apps for Business e Microsoft Office 365, il progetto OpenStack trae la sua forza dalla natura open source: chiunque può contribuire a programmare parti della piattaforma ed utilizzarla, liberamente modificata, anche per la vendita. OpenStack, che in poco meno di due anni è stata aggiornata ben sei volte, ha raggiunto una stabilità e una completezza di funzioni che ne fanno un prodotto maturo per la vendita sul mercato internazionale, con più di 200 aziende che tentano una sua commercializzazione.
La svolta è l’entrata in campo di Red Hat, azienda multinazionale che ha come modello di business proprio il perfezionamento e la vendita di prodotti open source, responsabile del successo del sistema operativo Linux in ambito aziendale, che ha deciso di lavorare a OpenStack. La Red Hat potrebbe contribuire notevolmente allo sviluppo del prodotto specie nei campi della:
– Scalabilità: capacità del prodotto di adattarsi ad esigenze sempre maggiori
– Prestazioni: soprattutto quelle che richiedono servizi in tempo reale, come chat e messaggistica
– Sicurezza: sono ben pochi i virus e i problemi di sicurezza che hanno colpito i prodotti Red Hat nel corso del tempo
– Compatibilità: Sviluppo di programmi funzionanti su più dispositivi diversi
L’entrata in campo di Red Hat, sarà un duro ostacolo per la concorrente VMWare che sta parimenti studiando la commercializzazione di OpenStack su scala mondiale.
Agostino Guardamagna