Punti chiave
Con Warlords of Draenor si va ad aggiungere un nuovo, avvincente tassello alla celeberrima saga di World of Warcraft creata dalla Blizzard. In questa recensione spiegheremo brevemente la struttura del videogioco e andremo a vedere le principali novità apportate nella trama e nelle opzioni.
I mondi, l’Alleanza e l’Orda
In una ambientazione completamente fantasy sul pianeta di Azeroth vi sono quattro regioni principali: Regni Orientali, Kalimdor, Nordania e Pandaria, separate le une dalle altre dal grande mare con diverse isole più o meno estese.
I territori sono veramente molto vasti e sono abitati da un grande numero di popolazioni suddivise in due categorie: la cosiddetta Alleanza è composta dagli esseri umani, che occupano una posizione fondamentale, dai nani, divisi in tre clan costantemente in conflitto fra loro e dalla politica instabile, dagli gnomi, cugini dei nani ed esperti di meccanica e tecnologia, dagli elfi della notte, particolarmente legati con la natura e capaci di diventare invisibili schivando gli attacchi avversari.
Ma anche dai Draenei, un gruppo di esiliati approdati su un pianeta ribattezzato Draenor sul quale scoppierà una violenta guerra e infine dai Worgen, esseri feroci e brutali somiglianti a licantropi e frutto di una maledizione.
Contrapposta a questo gruppo di personaggi, vi è la cosiddetta Orda dominata dagli orchi originari del pianeta Draenor, inizialmente pacifici e poi trasformati con una pozione in esseri violenti. Nell’orda troviamo anche i troll, divisi in tribù generalmente battagliere e crudeli fra loro, i Tauren, cacciatori simili a bovini anch’essi legati alla madre terra e specializzati nell’uso delle erbe, i non-morti, reietti riuniti nella loro capitale Sepulcra e perseguitati degli umani, gli elfi del sangue, capaci di resistere alla magia e specializzati nella realizzazione di potenti pozioni, i Goblin, un tempo schiavi dei troll e infine popoli neutrali come i Pandaren, guerrieri saggi dallo stile di vita monacale.
Il proprio personaggio e le classi
Questi popoli danno luogo a una lunga e macchinosa trama generale nella quale si inserisce il personaggio del giocatore.
Scopo del gioco è quello innanzitutto di scegliere un personaggio appartenente a una classe: si può scegliere tra il cacciatore, capace di evolversi molto in fretta, il druido che si basa sulle forze della natura e degli astri, il Guerriero, preferito dai molti giocatori perché in grado di avere una grande resistenza fisica, il ladro capace di non farsi notare e di condurre operazioni segrete.
Ma anche il mago, esperto nelle potenti energie occulte ma poco incline al combattimento, il sacerdote e guaritore, specializzato nel manipolare la magia della luce, il paladino, guerriero votato al bene con un pesante equipaggiamento militare, lo sciamano, legato alla natura ed esperto di magie, lo stregone, dedito a pratiche demoniache, il cavaliere della morte, specializzato in attacchi brutali e il monaco, esperto nel combattimento a mani nude.
Una volta selezionata la categoria del proprio personaggio è di fondamentale importanza renderlo sempre più forte, resistente e abile nel combattimento, facendolo specializzare secondo la sua inclinazione naturale. Gli eventi principali sono rappresentati dagli scontri fisici e armati nei confronti di altri personaggi del gioco, interpretati dal computer o da altri giocatori reali in collegamento.
La trama di Warlords of Draenor
Il nuovo capitolo Warlords of Draenor mira sostanzialmente a dare un’importante rinfrescata ad un gioco di vecchia data (la prima edizione risale al lontano 2007) e di grande successo, ma che aveva bisogno di rimanere al passo con i tempi.
A livello di trama, la storia si riallaccia a quella del re Garrosh Hellscream, cacciato dal suo trono da una gruppo di forze miste appartenenti all’Alleanza e all’Orda, i quali lo hanno portato in custodia dai Pandaren affinché possa essere avviato il processo a suo carico per le atrocità commesse nei confronti di Pandaria.
Grazie all’aiuto di alcuni fedelissimi e del Dragone di Bronzo, Hellscream riesce a scappare raggiungendo la terra di Draenor. Da qui, fondando la cosiddetta Orda di acciaio e avvalendosi di una tecnologia piuttosto sofisticata, inizia una guerra di conquista che lo porterà a scontrarsi con i suoi vecchi nemici. La sua capacità di viaggiare nel tempo aumenterà la sua pericolosità.
Le novità
A livello di gioco, le espansioni e i potenziamenti del personaggio sono stati portati ad un limite massimo di 100 rispetto ai precedenti 90.
Sono state introdotte nuove difficoltà, i giocatori hanno la possibilità di costruire e rinforzare una propria torre di guardia personale, dove possono reclutare personaggi gestiti dal computer al fine di eseguire nuove missioni e guadagnare oggetti.
Inoltre è stata enormemente potenziata la possibilità di scontro con altri giocatori reali, migliorata la gestione del combattimento e dell’aumento nelle abilità. Infine, è stata addirittura aggiunta un’isola dedicata solo alle sfide tra giocatori reali chiamata Ashran.
Conclusioni
Nel complesso, Warlords of Draenor rappresenta una felice evoluzione e aggiornamento del gioco che possiamo sicuramente consigliare agli appassionati.
Il nuovo capitolo rappresenta già un successo in termini di critica e di pubblico. Un plauso va dedicato alla grafica, notevolmente migliorata e resa veramente eccezionale dal dettaglio di contorni e colori al realismo delle scene. Volendo trovare un difetto, lo possiamo identificare in alcuni passaggi di gioco particolarmente difficili nei quali il giocatore rischia di spazientirsi, riscontrabile in particolar modo nel completamento di alcune missioni davvero complesse.