Punti chiave
Uno degli annunci più rilevanti della Worldwide Developer Conference 2015 di Apple è stato sicuramente Apple Music, il servizio musicale con cui la società fondata da Steve Jobs intende sbaragliare la concorrenza sul versante dello streaming audio.
Intendiamoci, Apple non intende abbandonare la vendita di brani o di interi album, tuttavia le tendenze in atto l’hanno indotta a differenziare la proposta in ambito musicale, ampliando l’offerta anche allo streaming. Il nuovo servizio sarà disponibile dal prossimo 30 giugno per iPhone, iPad, iPod touch, Mac e PC. A ottobre arriverà anche sulla Apple Tv e, novità nella novità, anche per i dispositivi Android.
Apple Music, come funziona lo streaming musicale della Mela
Neanche un mese fa, Warner Music ha dichiarato che il fatturato derivante dall’ascolto in streaming ha superato per la prima volta quello dei download dai negozi online. La tendenza è quindi chiara: meno acquisti di brani e maggiore ascolto in streaming.
Ben consapevole che si sarebbe giunti presto a questo risultato, la scorsa estate Apple ha comprato l’azienda Beats nota da noi per le sue cuffie audio, ma ancor più apprezzata Oltreoceano per il suo servizio di streaming musicale. Più che le cuffie, per altro oggetti di pregio con un prezzo ragguardevole, era proprio lo streaming l’obiettivo di Apple, che viene riproposto riveduto e corretto con il nome di Apple Music.
Come già avviene con Deezer o Spotify, alla base del nuovo servizio c’è un vastissimo catalogo: oltre 30 milioni di brani. Apple precisa che sono tutti quelli presenti su iTunes, ma al momento sembra che qualche nome eccellente manchi all’appello, come per esempio i Beatles. Va però precisato che c’è ancora del tempo per l’effettiva disponibilità e quindi una verifica definitiva si potrà fare solo il 30 giugno.
Apple Music. Brani selezionati e su misura
Apple Music consente di ascoltare in streaming qualsiasi canzone, album o playlist (una clausola prevede anche l’ascolto offline). Nel frattempo, Apple ha incaricato alcuni esperti di musica di creare playlist che rispecchino al meglio le preferenze degli utenti: più si ascoltano brani, più i curatori musicali saranno precisi nelle selezioni. Il risultato di tali selezioni sarà proposto nella sezione “For You” di Apple Music, che proporrà così un mix di album, nuove uscite e playlist, create su misura per l’utente.
Chi usa l’iPhone o l’iPad apprezzerà poi il potenziamento apportato all’assistente vocale Siri (come parte del prossimo iOS 9), il quale potrà essere di grande aiuto nel caso in cui si voglia ascoltare un determinato brano, come quelli che hanno guidato la classifica di un anno o di un periodo specifico o le canzoni migliori di un gruppo o di un cantante. Facendo queste richieste a Siri, assicura Apple, otterremo le risposte che cerchiamo e potremo ascoltare subito i brani.
Beats 1, una radio live 24 ore al giorno
Come tutti i servizi di streaming, anche Apple Music propone un notevole numero di canali radio. Molte di queste emittenti sono state create da alcuni dei migliori DJ al mondo, precisa Apple, e propongono brani di generi che variano dal rock indipendente ai classici, dal folk al funk. Chi attiva l’abbonamento, mentre ascolta una radio può scegliere di saltare tutti i brani che vuole, per ascoltare così un’altra canzone senza cambiare stazione.
Ma la vera novità, che differenzia il servizio di Apple dalla concorrenza, è la radio Beats 1. Ovvero un’emittente interamente dedicata alla musica e alla cultura musicale, che trasmetterà in diretta 24 ore su 24 in contemporanea in oltre 100 Paesi. Ad accompagnarci saranno i DJ Zane Lowe da Los Angeles, Ebro Darden da New York e Julie Adenuga a Londra. I programmi di Beats 1 prevedono anche interviste esclusive, ospiti e altre iniziative legate al mondo della musica.
Dialogare direttamente con gli artisti
In Apple Music torna una proposta cara a Cupertino e che si era già vista in passato all’interno di iTunes, ma di cui però si sono gradualmente perse le tracce. Parliamo della possibilità di instaurare un dialogo diretto con i propri artisti preferiti. A farsi carico della cosa è Connect, che consente a gruppi o cantanti, di condividere testi, foto del backstage, video o persino di presentare il loro ultimo brano. I fan potranno commentare o mettere un Like ai contenuti pubblicati dall’artista e condividerli via Messaggi, Facebook, Twitter ed email. E quando un utente aggiunge un commento, l’artista può rispondergli direttamente.
Prezzi e piattaforme… c’è anche Android!
Come anticipato, Apple Music sarà disponibile in tutto il mondo dal prossimo 30 giugno. Chi decide di provare il servizio avrà in omaggio i primi tre mesi di utilizzo, trascorsi i primi 90 giorni, si potrà decidere di smettere di usare Apple Music oppure di proseguire nel suo uso.
Nel caso si opti per continuare a usare il servizio di streaming bisognerà pagare un abbonamento mensile. Il prezzo non è stato ancora stabilito per i Paesi al di fuori del Nord America (si saprà a ridosso del 30 giugno).
Invece si sa che negli Stati Uniti un abbonamento singolo costerà 9,99 euro al mese. C’è però una conveniente formula famiglia: 14,99 euro al mese per consentire a un massimo di 6 persone di ascoltare la musica su Apple Music.
Da precisare che a Beats 1 e Connect si può accedere semplicemente tramite il proprio Apple ID. Va da sé che chi ha un dispositivo Android e vuole utilizzare Apple Music potrà farlo solo tramite la soluzione a pagamento.
Per fortuna per Android in Play c’è molto da scegliere, anche con abbonamenti da pochi euro al mese