Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Un gioiello che piace

Il mondo delle Smart TV è esploso: quella che prima era una novità pioneristica, sta entrando nelle case dei consumatori e la casa di Cupertino, con la sua Apple TV 2015 ha eseguito delle ottime rifiniture al suo sistema ed interfaccia, rendendo piacevole l’utilizzo del prodotto e colmando alcune lacune precedenti, come la scarsità di videogiochi ed esperienze ludiche. Nella nostra recensione sulla Apple TV 2015 andremo alla scoperta di quanto ci viene offerto dalla casa della mela.

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Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Arriva tvOS 9

L’Apple TV originale era un po’ un ramo secondario di Macintosh, ma a partire da cinque anni fa, nel 2010, la compagnia ha lanciato una seconda generazione di Apple TV basate su iOS che erano più economiche perché con meno memoria interna e lo stesso processore del primo iPad (A4). Anche se montava la stessa piattaforma software di iPhone, iPod touch e iPad, l’Apple TV manteneva un’interfaccia utente diversa, che non offriva nessun supporto reale per app all’infuori dei canali app inseriti dalla stessa Apple.

La nuova Apple TV ha cambiato tutto: ora il marchio “tvOS”, il software e l’interfaccia del nuovo prodotto è molto più allineata agli altri prodotti iOS, con un bottone Home che riporta l’utente alla schermata di lancio delle app, oltre al supporto per un App Store ufficiale con titoli di marchi terzi.

Nell’introdurre il nuovo software, Craig Federighi, il supervisore dello sviluppo di iOS per la Apple, ha spiegato come tvOS sia basata soprattutto su iOS, con cambiamenti minori per ottimizzare l’interfaccia per un display HDTV. Gli utenti possono comprare e installare le app, passare da una all’altra e chiudere app aperte come facevano sull’iPhone o iPad. Ci sono però delle differenze, dovute principalmente al fatto che le TV (ovviamente) sono posizionate in una stanza e non sono touch.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità del telecomando. Il vero segreto

Per navigare sulla Apple TV è necessario un telecomando. I comandi esistenti finora, con 4 bottoni direzionali, Selezione e Menu, vengono ora sostituiti da un nuovo controllo con un’area touch, un bottone che richiama i comandi vocali di Siri, un bottone Home, un bottone Menu e bottoni per regolare il volume che controllano direttamente la TV (senza dover andare avanti e indietro dal controllo della TV al controllo della Apple TV).

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Il nuovo trackpad del telecomando funziona come il controllo app dell’iOS (o Apple Watch) per l’Apple TV, con movimenti di scorrimento e di clic per cambiare la selezione sullo schermo. Dal momento che non state toccando direttamente delle icone sulla TV, l’esperienza di navigazione è simile a quella di VoiceOver, dove navigate touch prima di selezionare qualcosa. La differenza è che gli utenti della Apple TV ottengono il loro feedback di navigazione sullo schermo TV invece che via audio.

Oltre ai movimenti simili all’app “Remoto” (che sono usati per navigare attraverso liste e per muoversi sullo schermo per scegliere un oggetto), il nuovo telecomando dell’Apple TV incorpora nuovi movimenti “click” per avviare un oggetto selezionato o per modificarlo, una volta selezionato e tenendo premuto il tasto.

L’aspetto del touchpad può sembrare più simile al desktop di un PC che a un display multitouch, ma è forse un qualcosa a metà strada tra i due. Questo perché, come altri dispositivi iOS, non c’è un puntatore mouse sull’Apple TV. I tentativi di trasformare la TV in un PC o in un web browser sono falliti perché, semplicemente, un’interfaccia mouse non funziona bene su una TV. Apple ha deciso di rimanere sul suo tipico stile di interfaccia attraverso i movimenti, con oggetti relativamente grandi selezionabili con scorrimenti e click sul touchpad.

Inoltre, il nuovo telecomando della Apple TV risponde ai familiari comandi Siri, sia per richieste generali che per navigazioni durante la riproduzione dei video, oltre a rendere più facile trovare contenuti nelle app. Siri funziona solo quando premete il pulsante dedicato, quindi non riceve comandi casuali e non rimane sempre in “ascolto”.

Il telecomando incorpora anche un doppio microfono con ricezione per catturare la voce in modo accurato senza doverci parlare troppo da vicino; potete così parlare a Siri in maniera naturale. Sembra funzionare bene anche in una stanza con del rumore di fondo.

Il nuovo telecomando monta anche un accelerometro e controlli giroscopici per i giochi, permettendo un’interazione simile a quella dei giochi di movimento Wii di iOS. Si può usare il controllo verticalmente o orizzontalmente, e l’Apple TV supporta i  controlli MFi Bluetooth, dal tipico aspetto di controller delle console.

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Il telecomando utilizza un connettore Lightning per caricare le batterie; la porta viene anche usata per attaccare un cinturino da polso studiato per evitare cadute accidentali. Il wireless Bluetooth rende superfluo il puntamento del controllo remoto verso il dispositivo (a differenza del raggio IR dei precedenti modelli), che può essere nascosto in un cassetto oppure dietro la TV.

Il box della Apple TV è più alto di un terzo rispetto a prima, con la stessa base, necessaria per le sue antenne WiFi 802.11ac. Comunque, è più veloce nell’utilizzo e la tecnologia di rete wireless è decisamente più robusta, cosa che la rende molto più veloce negli streaming audio/video su Internet e da altri Mac o dispositivi iOS attraverso AirPlay, anche senza fili su lunghe distanze. Il dispositivo include una porta per cavo Ethernet.

La TV continua a utilizzare uno standard HDMI per l’audio/video, eliminando la precedente porta ottica digitale. Il modello attuale monta un connettore USB di tipo C per testing di sviluppo e supporta un protocollo HDMI 1.4, che definisce il supporto per reti Ethernet su HDMI (semplificando potenzialmente le installazioni via cavo nei campus scolastici), oltre a supportare il segnale 3D. Non è chiaro se Apple supporterà l’uscita 3D-TV dalla nuova Apple TV, ma 1.4 suggerisce che c’è una possibilità in un futuro aggiornamento.

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Il dispositivo include un processore grafico e di sistema più potente (grazie al chip Apple A8) e più spazio per far girare app e giochi. La nuova Apple TV costa 149$ per una capacità di 32 giga e 199 per 64 giga. Uscirà in 80 Paesi in ottobre e sarà disponibile in più di 100 Paesi per la fine dell’anno.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Finalmente arrivano i giochi

Prima dell’introduzione dell’App Store per iOS, Apple aveva la reputazione di supportare poco il gioco e gli sviluppatori di giochi; dopo l’App Store, le app di gioco sono diventate popolarissime e quindi molto gettonate dagli sviluppatori – cosa che a sua volta ha portato Apple a muoversi in favore di un supporto maggiore a utenti e sviluppatori di giochi (attraverso strumenti specifici come il Game Center, SceneKit, Metal e ora sull’iOS 9 di GameplayKit, ReplayKit e Model I/O.

Su iOS, l’iniziale delusione dei fan della Nintendo DS e della Playstation portatile Sony si è tramutato in entusiasmo con l’arrivo di giochi coinvolgenti e sofisticati, mano a mano che Apple aggiornava e potenziava l’hardware in CPU e GPU. In pochi anni i dispositivi iOS hanno superato i maggiori processori di console portatili, soddisfacendo la richiesta sempre crescente di nuove generazioni di dispositivi (su cui però, attualmente, girano giochi relativamente costosi).

La storia si ripete con l‘Apple TV, con un HD da 1080p simile alla precedente generazione di console ma con un prezzo più basso. L’interesse nelle console è scemato da quando le persone sono sempre più prese dai loro smartphone e iPad: ora i titoli iOS non sono secondi a quelli delle console e continuano a guadagnare terreno grazie ai salti in avanti in CPU e GPU dei processori della serie A di Apple.apple_tv

Potenziando l’App Store con giochi divertenti, orientati all’HDTV e integrati con iOS (e vendendo entrambi in un unico pacchetto), Apple avrà un impatto notevole sulle console, come Amazon, Google e Android non sono riusciti a fare finora. Il modello di business delle console da 300-400 euro, dall’arco di vita di cinque anni con giochi abbastanza costosi (40-60 euro) imploderà con l’arrivo dell’Apple TV: un dispositivo da 150-200 euro, rimpiazzabile con uno molto più veloce in due anni, con giochi in stile iOS economici e provenienti da una gran quantità di sviluppatori, giochi progettati per funzionare su Apple TV o altri dispositivi iOS (anche mobile).

Questo è ancora più vero se si considera che Apple, vista la quantità di milioni incassati grazie alla vendita di iPhone e iPad, non ha bisogno di guadagnare grandi cifre dalla vendita di hardware Apple TV o di giochi tvOS per supportare lo sviluppo di chip e nuovi giochi: il costo di strumenti di sviluppo iOS e di processori A8 è già stato ampiamente coperto.

Microsoft, Sony e Nintendo dovranno investire sullo sviluppo di chip in futuro e non avranno un business mobile abbastanza potente per sovvenzionare le loro operazioni nel campo dei videogiochi. Quando invece Apple vorrà raddoppiare la potenza del processore della sua prossima Apple TV potrà passare all’A9, finanziato dai ricavi del più recente modello di iPhone 6. Accadrà probabilmente quando gli schermi 4K (e i relativi contenuti) cominceranno a fare la loro comparsa nelle case dei consumatori in numero sempre maggiore.

apple-tv-bgr-23Console costose e dallo sviluppo monolitico come Xbox e Playstation subiranno la crescita di Apple in questa direzione, quando la maggior parte degli utenti si orienterà verso giochi per PC (e Apple si sta muovendo per rendere il Mac più forte anche su questo mercato).

Intanto, sulla Apple TV si possono già trovare giochi che non sono soltanto titoli da smartphone comparsi ripetutamente in zona Android (come Zeebo, GameStick, Ouya, MOJO, Amazon Fire TV, GamePOP, Nexus Player e altri dispositivi TV di Android ).

La nuova Apple TV ha un processore più potente di un iPad Air ma monta una risoluzione HDTV più bassa (una HDTV da 1080p signfica 2 milioni di pixel contro i 3,1 milioni di un iPad Retina, e i giochi per Apple TV vantano una risoluzione minore per una performance di giocabilità migliore).

Il risultato è una libreria di giochi che vanno da giochi in prima persona stile console e giochi stile iPad di tipo puzzle, oltre ad avventure 2D a scorrimento.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Reinventate le App TV

Fino ad oggi, le app di Apple TV erano canali di contenuti audio/video (HBO NOW, WatchESPN, Netflix, Hulu, iTunes e simili). Con tvOS, le app diventano variegate e creative tanto quanto le attuali librerie di titoli per iPhone e iPad App Store.

Qualcuna di queste app è già stata rivelata; molte includono lo shopping, come Airbnb, Gilt e Zillow – è da notare che tutte e tre sono sia siti che app iOS e l’esperienza come app è molto superiore a quella come siti web. L’Apple TV è essenzialmente un’ app “TV”, cioè quello che serviva a portare i contenuti web nella TV senza portarsi dietro tutto il bagaglio da pc del web browsing anni ’90 (cosa già vista nei vari tentativi falliti di creare una web tv, inclusi Microsoft TV e Google TV).

Oltre alle app e ai giochi stile “App Store”, l’Apple TV monta anche app TV sofisticate, con controlli Siri di riproduzione video migliorati e trasmissioni sportive abbellite con statistiche e riproduzioni multicanale. In una parola: queste nuove app TV rivoluzioneranno il nostro modo di pensare la TV.

Apple TV 2015: caratteristiche e novità. Una Smart TV “costosa”, ma con una marcia in più

Proprio come con l’iPad Pro e l’Apple Pencil, l’Apple TV possiede tecnologie già introdotte dalla concorrenza. La differenza sta nel fatto che Apple ha abbellito e raffinato la struttura basilare di questi tentativi (vedi l’introduzione del Touch ID e di Apple Pay, che ha surclassato le versioni tecnologicamente inferiori degli scanner di impronte digitali e dei sistemi di pagamento NFC della concorrenza). Inoltre, Apple sta montando queste tecnologie sul suo ecosistema unico basato sull’App Store, legato a sua volta a Continuity, AirPlay, Game Center e strumenti di sviluppo che comprendono Mac, iPhone, iPad, Apple Watch – e ora, la TV.

L’Apple TV promette soluzioni innovative anche per la scuola e le aziende, la maggior parte delle quali hanno già adottato i precedenti modelli di Apple TV per l’utilizzo come schermi AirPlay per contenuti base. IBM e Cisco hanno ogni sorta di opzioni per portare gli sviluppatori di app all’Apple TV  e per farli lavorare nel campo dei meeting aziendali e degli ambienti di apprendimento universitario.

L’insieme delle tecnologie impiegate e l’equilibrio nel loro sviluppo, permettono così ad Apple di recuperare terreno in una fetta di mercato dove si stava lasciando superare. Le ottime trovate legate al telecomando intelligente e alle app dei giochi, così, danno nuova linfa al prodotto della Mela e costringono la concorrenza a tenere alta la guardia, sebbene la stessa Apple, con tutte le Smart TV basate su Android, non può mai rimanere del tutto tranquilla.